Vulcaia Fumè Sauvignon Veneto IGT 2017
Sconto 7%
Premi: Guida Bibenda 5 grappoli Wine Spectator 88/100
Regione: Veneto
Formato: 0,75 LT
Anno: 2018
Gradazione: 14,50%
Temperatura Servizio: 12-14 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 10 anni
Vinificazione: Macerazione pellicolare per tre ore, pressatura, decantazione del mosto a freddo per dodici ore. Fermentazione in barrique a tostatura forte nuove al 30%. Batonnage ogni 6 settimane per 7 mesi. Travaso, leggera filtrazione, affinamento in vasi d’acciaio per altri 6 mesi, imbottigliamento.
Uvaggio: 100% Sauvignon
Abbinamento: Aragosta e crostacei, caviale, bottarga, pesci affumicati come aringhe e salmone, specialità venete come fegato alla veneziana e baccalà alla vicentina.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Località Biacche, 50, 37047 San Bonifacio VR
Vulcaia Fumè di Inama nasce come evoluzione del Vulcaia Sauvignon: le uve sono sempre quelle coltivate negli storici vigneti aziendali sul Monte Foscarino, mentre la fermentazione del mosto in barrique a tostatura forte dona a questo bianco una personalità esplosiva, facile dire.. vulcanica, ricordando la natura dei terreni da cui nasce. Di colore dorato brillante, ha un variegato bouquet di agrumi, frutta gialla e frutti esotici, oltre a note di glicine e sambuco, caffè e spezie; in bocca è morbido e minerale, di lunga persistenza. E' perfetto in ogni situazione: sia con piatti di pesce raffinati, che con quelli più rustici della tradizione gastronomica veneta.
Trentino di nascita e veneto di adozione,Giuseppe Inama è stato uomo dalle grandi intuizioni, in anticipo sui tempi: a partire dagli anni Cinquanta investe in vigneti sul monte Foscarino, secondo lui la collina più prestigiosa del territorio di Soave, che diventerà culla di alcuni dei migliori vini bianchi italiani. Nel 1991, dopo molti anni di lavoro, studi e sperimentazioni, Giuseppe inizia a produrre delle sue prime bottiglie di Vulcaia da uve Sauvignon: varietà inedita per la zona, sulla quale l’imprenditore è deciso a puntare, vincendo alla grande la sua scommessa. A lui si deve la riscoperta del Soave classico, varietà che le coltivazioni intensive del passato avevano impoverito e che Giuseppe riporta a livelli altissimi, creando vini straordinari, indissolubilmente legati a un territorio straordinario. La sua eredità è stata raccolta con serietà e passione dal figlio Stefano, grande esperto di vini e mercati, oggi uno dei produttori più autorevoli nel panorama vitivinicolo italiano. Anche le scelte di Stefano, come quelle del padre, sono spesso coraggiose ed anticonformiste, ed hanno contribuito al progresso dell’enologia italiana. I vini Inama sono conosciuti, premiati ed apprezzati in moltissimi Paesi del mondo.