Albareda Sforzato di Valtellina DOCG 2019
Sconto 10%
Regione: Lombardia
Formato: 0,75 LT
Anno: 2019
Gradazione: 15,50%
Temperatura Servizio: 16-18 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 25 anni
Vinificazione: Raccolta manuale con selezione dei grappoli più spargoli e sani, appassimento fino a metà gennaio e ulteriore meticolosa cernita dei soli acini perfettamente integri. Fermentazione in fusti di legno con 26 giorni di macerazione sulle bucce. Maturazione in legno per circa 20 mesi e affinamento in bottiglia per 10 mesi.
Uvaggio: 100% Nebbiolo
Abbinamento: Arrosti, brasati, selvaggina, formaggi stagionati. Ottimo da solo nel dopo cena.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Via Don Primo Lucchinetti, 63, 23020 Mese (SO)
L’impegno incondizionato e la dedizione assoluta dei viticoltori valtellinesi hanno fatto dello Sforzato o Sfursat di Valtellina Docg il vino simbolo della loro terra, amato e acclamato in Italia e nel mondo. Mamete Prevostini produce Albareda Sforzato di Valtellina Docg con i migliori grappoli di Nebbiolo delle sue vigne dell’area del Valtellina Superiore Docg Sassella e Grumello: uve bellissime che vengono selezionate prima e dopo l’appassimento, vinificate e affinate a lungo in legno e in bottiglia. Un rosso passito splendido, in cui finezza ed eleganza convivono con struttura e potenza. Da riservare ai migliori menù di terra e a preziosi momenti di meditazione e relax.
Nel primo dopoguerra Mamete Prevostini coltivava ortaggi, produceva vino, lavorava salumi e formaggi tra le montagne della Valtellina, e li offriva ai passanti. In questa sorta di primordiale agriturismo Mamete conservava i suoi prodotti nel crotto: una grotta naturale tra le rocce, in cui temperatura e umidità sono costanti.L’amore per la montagna e per il lavoro è fluito, come la cosa più naturale del mondo, dal nonno al figlio, e poi al nipote, il quale dagli anni 90 si occupa della cantina con la stessa dedizione, curando i vigneti come giardini, impegnandosi a preservare l’ambiente per consegnarlo integro alle future generazioni. I vini provengono da otto ettari di vigneti di proprietà e da dodici coltivati da viticoltori che hanno la medesima visione. Vini che si fregiano di essere “complessi, non complicati”, capaci di raccontare a tutti la bellezza della montagna e l’autenticità della sua gente. L’antico crotto custodisce oggi le migliori annate, ed è luogo intimo della memoria, dove aleggiano i ricordi di famiglia più cari.