Amarone della Valpolicella DOCG Col de la Bastia 2019

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Uvaggio : 65% Corvina, 15% Corvinone, 10% Rondinella,10% altri vitigni
Gradazione : 14,50%
Anno : 2019
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 16 - 18 gradi
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Premi: Wine Enthusiast 92/100 Falstaff 93/100

Regione: Veneto

Formato: 0,75 LT

Anno: 2019

Gradazione: 14,50%

Temperatura Servizio: 16 - 18 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 20 anni

Vinificazione: Raccolta e selezione manuale delle uve, appassimento dei grappoli in fruttaio per 4-5 mesi, fermentazione indotta da lieviti indigeni, maturazione in legno per 30-36 mesi prima della messa in bottiglia.

Uvaggio: 65% Corvina, 15% Corvinone, 10% Rondinella,10% altri vitigni

Abbinamento: Da solo, in meditazione e relax, o per un pranzo o una cena elegante, con un menù di terra, anche elaborato.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via Olmo, 6 - 37030 Terrossa di Roncà - VR

Sontuoso e ricercato, l’Amarone della Valpolicella DOCG Col de Bastia ha origine nei vigneti posti in località Bastia, tra la Val d’Alpone e la Val d’Illasi, a quattrocentocinquanta metri di altitudine. Qui le uve, coltivate in regime di agricoltura biologica, vengono raccolte manualmente durante l’ultima quidicina di settembre e poste a riposo in fruttaio per quattro-cinque mesi, per favorire la massima concentrazione di colore, sapore e dolcezza. Durante l’inverno si provvede alla pigiatura, quindi ha inizio la fermentazione, indotta grazie ai lieviti naturali. Il mosto è travasato in botti di legno dove completa la fermentazione, e dove il vino matura fino trentasei mesi prima di essere imbottigliato. Prestigioso ed importante, impreziosisce una tavola elegante ed incornicia sereni momenti di relax, in meditazione o in conversazione.

Antonio Fattori, vignaiolo per destino ed enologo per passione, prosegue insieme al fratello Giovanni l’opera del padre, e prima ancora del nonno, quell’Antonio Fattori che a inizio 900 piantò e coltivò le prime viti sulle colline di Terrossa, producendo e vendendo i suoi vini alle osterie di Verona e Vicenza. In azienda la parola d’ordine è sperimentazione, metodo scientifico, innovazione: l'obiettivo è produrre in armonia con l’ambiente, attraverso metodi naturali e a volte singolari: concimazioni organiche e tecnica del sovescio per arricchire il suolo, metodo della confusione sessuale per limitare la riproduzione di organismi nocivi, persino l’utilizzo di olii essenziali ed estratti di pompelmo come metodologia a difesa della vite. L'impianto di nuovi vigneti o il recupero di vecchissimi, l’uso in cantina di contenitori in cemento, legno, acciaio, le fermentazioni a temperature sempre più basse, ogni cosa è pensata studiata e sperimentata con l’obiettivo di ottenere vini attraenti e palpitanti, che catturano il consenso di consumatori, esperti e mercati sempre più vasti.