Botonero Alpi Retiche IGT Rosso 2022

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : 100% Nebbiolo
Gradazione : 13,00%
Anno : 2022
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 16-18 gradi
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Regione: Lombardia

Formato: 0,75 LT

Anno: 2022

Gradazione: 13,00%

Temperatura Servizio: 16-18 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 8 anni

Vinificazione: Macerazione di 6 giorni, maturazione di 8 mesi in acciaio e affinamento in bottiglia di 6 mesi.

Uvaggio: 100% Nebbiolo

Abbinamento: Zuppa di verze e fagioli, pizzoccheri, formaggi teneri, carni bianche.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via Don Primo Lucchinetti, 63, 23020 Mese (SO)

Botonero è un rosso giovane e brillante, che ricorda nella sua semplicità la bellezza limpida di un paesaggio alpino. Le uve Nebbiolo, coltivate nei vigneti terrazzati della provincia di Sondrio, vengono accuratamente selezionate, leggermente pigiate e fatte fermentare in acciaio, dove il vino ha modo di affinare alcuni mesi prima di essere imbottigliato. Il colore rubino è quasi trasparente, il bouquet si apre con profumi di ciliegia, fragola, rosa e viola, al palato è mediamente corposo, fresco e molto invitante. Ideale per zuppe di legumi, carni bianche, tortini, formaggi poco stagionati.

Nel primo dopoguerra Mamete Prevostini coltivava ortaggi, produceva vino, lavorava salumi e formaggi tra le montagne della Valtellina, e li offriva ai passanti. In questa sorta di primordiale agriturismo Mamete conservava i suoi prodotti nel crotto: una grotta naturale tra le rocce, in cui temperatura e umidità sono costanti.L’amore per la montagna e per il lavoro è fluito, come la cosa più naturale del mondo, dal nonno al figlio, e poi al nipote, il quale dagli anni 90 si occupa della cantina con la stessa dedizione, curando i vigneti come giardini, impegnandosi a preservare l’ambiente per consegnarlo integro alle future generazioni. I vini provengono da otto ettari di vigneti di proprietà e da dodici coltivati da viticoltori che hanno la medesima visione. Vini che si fregiano di essere “complessi, non complicati”, capaci di raccontare a tutti la bellezza della montagna e l’autenticità della sua gente. L’antico crotto custodisce oggi le migliori annate, ed è luogo intimo della memoria, dove aleggiano i ricordi di famiglia più cari.