Corte di Cama Sforzato di Valtellina DOCG 2019
Sconto 12%
Premi: Gambero Rossi: 3 Bicchieri
Regione: Lombardia
Formato: 0,75 LT
Anno: 2019
Gradazione: 16,00%
Temperatura Servizio: 16-18 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 25 anni
Vinificazione: Le uve, fatte appassire nel fruttaio fino a metà dicembre, vengono accuratamente selezionate per eliminare gli acini non perfettamente integri. Dopo una delicata diraspatura, leggermente pigiate, sono inviate nei serbatoi in acciaio inox per la fermentazione alcolica con 18 giorni di macerazione delle bucce sul mosto. La fermentazione malolattica avviene in fusti di legno di rovere in cui il vino matura per circa 18 mesi. Il vino affina 10 mesi in bottiglia prima della messa in vendita.
Uvaggio: 100% Nebbiolo
Abbinamento: Arrosti, brasati, selvaggina, formaggi stagionati e semi-stagionati. Nel fine pasto, in meditazione e in rilassata conversazione.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Via Don Primo Lucchinetti, 63, 23020 Mese (SO)
Ci sono vini che si identificano con uno ed un solo territorio: lo Sforzato o Sfursat di Valtellina Docg è il vino che rappresenta la storia, la cultura, il popolo di Valtellina in Italia e nel mondo, Corte di Cama Sforzato di Valtellina DOCG è prodotto da Mamete Prevostini con i migliori grappoli di Nebbiolo raccolti a ottobre e fatti appassire naturalmente in cantina fino a dicembre. Questa usanza di "sforzare" l’uva assicura al vino concentrazione, struttura e potenza, mentre la sapiente vinificazione e il lungo affinamento in legno e in bottiglia ne garantiscono ricchezza, finezza ed eleganza. Splendido come vino da meditazione, accompagna a tavola i migliori piatti di carne selvaggina.
Nel primo dopoguerra Mamete Prevostini coltivava ortaggi, produceva vino, lavorava salumi e formaggi tra le montagne della Valtellina, e li offriva ai passanti. In questa sorta di primordiale agriturismo Mamete conservava i suoi prodotti nel crotto: una grotta naturale tra le rocce, in cui temperatura e umidità sono costanti.L’amore per la montagna e per il lavoro è fluito, come la cosa più naturale del mondo, dal nonno al figlio, e poi al nipote, il quale dagli anni 90 si occupa della cantina con la stessa dedizione, curando i vigneti come giardini, impegnandosi a preservare l’ambiente per consegnarlo integro alle future generazioni. I vini provengono da otto ettari di vigneti di proprietà e da dodici coltivati da viticoltori che hanno la medesima visione. Vini che si fregiano di essere “complessi, non complicati”, capaci di raccontare a tutti la bellezza della montagna e l’autenticità della sua gente. L’antico crotto custodisce oggi le migliori annate, ed è luogo intimo della memoria, dove aleggiano i ricordi di famiglia più cari.