Creaman Rosè Brut Spumante Metodo Classico
Regione: Veneto
Formato: 0,75 LT
Anno: s.a.
Gradazione: 12,00%
Temperatura Servizio: 6-8 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 10 anni
Vinificazione: Raccolta manuale a inizio settembre, scegliendo i grappoli meno esposti al sole, dotati di una acidità fissa più elevata, che consente di mantenere freschezza durante il lungo affinamento. Macerazione pellicolare a freddo tra mosto e buccia da 12 a 15 ore, pressatura soffice, fermentazione a temperatura controllata in acciaio, dove il vino sosta alcuni mesi; messa in bottiglia e affinamento sui lieviti per 24-36 mesi fino alla sboccatura, ulteriore affinamento per 60-90 giorni.
Uvaggio: 100% Corvinone
Abbinamento: Ottimo come aperitivo e per accompagnare un menù di mare.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Via Cesare Battisti, 47, Colognola Ai Colli (VR)
A volte le cose belle nascono per caso, ed è divertente poi da raccontare: così è successo per la nascita di Creaman Rosè, quando un amico di famiglia, ricordando il rosato frizzante “casalingo” prodotto dal padre, invitò Natalino Fasoli, per gioco e per scommessa, a produrre un metodo classico rosè con un’uva autoctona come il Corvinone. Ecco la storia di questo intenso e avvolgente spumante color rosa pallido, ottenuto dopo una breve macerazione pellicolare a freddo tra mosto e buccia e dopo l'affinamento sui propri lieviti per ventiquattro-trentasei mesi. Fruttato, sapido, dalla particolare e persistente freschezza, è piacevolissimo per un aperitivo e per rendere speciale un intero menù di pesce, crudo e cotto.
Molta strada è stata fatta dal 1921, quando Amadio Fasoli, viticoltore in Val d’Illasi, consegnava le damigiane del suo vino nelle migliori osterie della zona “a bordo” del suo carro con cavallo. Un percorso lungo quattro generazioni, fatto di scelte coraggiose e prestigiosi traguardi: il figlio di Amodio, Gino, ha dato il nome all’azienda, aumentato gli ettari vitati e diffuso i propri vini in tutto il veronese. Dopo di lui sono arrivate la terza e la quarta generazione, oggi rappresentata dai fratelli Matteo e Giordano, i quali hanno adottato già a inizio anni ‘80 la coraggiosa scelta dell’agricoltura biologica e, più recentemente quella del metodo biodinamico, recuperando gli antichi saperi di quei contadini che lavoravano la terra in armonia con i ritmi della natura. I fratelli Fasoli, che si definiscono “contadini nell’anima", coniugano da sempre le tradizioni passate con le moderne tecnologie, per offrire vini di rara qualità ed eccellenza, vini che rispettano e difendono il consumatore, la natura e l’ambiente.