Iconema Tai DOC Piave

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : 100% Tai (Tocai friulano)
Gradazione : 13,00%
Anno : annata corrente
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 10-12 gradi
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Regione: Veneto

Formato: 0,75 LT

Anno: annata corrente

Gradazione: 13,00%

Temperatura Servizio: 10-12 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 15 anni

Vinificazione: Vendemmia a inzio settembre e appassimento per 20 giorni in fruttaio; pressatura soffice, maturazione In acciaio per circa 8 mesi a contatto con i lieviti, affinamento In bottiglia per 4 mesi.

Uvaggio: 100% Tai (Tocai friulano)

Abbinamento: Con un prelibato menù a base di pesce.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via del Carmine, 2, 31020 Rai TV

Iconemi sono immagini che si imprimono nella mente di chi contempla un paesaggio, segni e riferimenti che utilizziamo per identificare un luogo: Cà di Rajo, che da sempre sostiene e valorizza la cultura del vino come figlio di un territorio, ha voluto dare questo nome al suo Tai doc Piave, un vino bianco ottenuto da uve appassite in fruttaio, maturato otto mesi a contatto con i lieviti. Oro brillante alla vista, frutti estivi, zafferano e note minerali all’olfatto, sapidità, buona acidità e persistenza aromatica al palato, dove ritroviamo gli aromi percepiti al naso. E' un vino da collezione, prodotto ogni anno in un numero limitato di bottiglie.

Simone, Alessio e Fabio Cecchetto sono i tre giovani titolari di Ca’ di Rajo, azienda agricola ubicata a Rai di San Polo di Piave, in provincia di Treviso. I tre fratelli portano avanti con competenza e determinazione l’attività fondata dal nonno, ed anche la sua battaglia in difesa della bellussera, antico metodo di coltivazione della vite che fu ideato nella zona di Treviso dai fratelli Bellussi a fine ottocento per contrastare il flagello della peronospera. Si tratta un sistema a raggi che si sviluppa a circa tre metri di altezza da terra, in cui i filari ricamano il terreno come un merletto e formano un decorativo monumento naturale. Metodo molto sostenibile, pur se economicamente impegnativo e per questo praticamente in via di estinzione. Cà di Rajo lo difende a spada tratta e lo impiega nei quindici ettari di vigneti coltivati a Raboso del Piave, Glera, Chardonnay, Pinot Bianco, Sauvignon, Verduzzo, Merlot oltre al Manzoni Rosa 1.50 creato dal prof. Manzoni dall’impollinazione tra Traminer e Trebbiano, rarissimo autoctono che solo tre cantine producono e solo Cà di Rajo spumantizza. All’interno della tenuta troviamo la trecentesca chiesetta del Carmine e laTorre di Rai risalente al decimo secolo. Radici antiche e profonde tengono ben salda questa azienda dallo stile dinamico e contemporaneo, e costituiscono la vera ricchezza, storica e umana, da cui partire per raggiungere altissimi traguardi.