Igino Cabernet Sauvignon Veronese IGT 2018

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : 100% Cabernet Sauvignon
Gradazione : 16,50%
Anno : 2018
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 16-18 gradi
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Premi: Luca Maroni: 90/100; Vinetia: 3 Rosoni; Veronelli 90/100; Bibenda: 4 Grappoli, James Suckling: 92/100; Mundus Vini Biofach: Medaglia d'Oro; Decanter: Medaglia di Bronzo; AWC Vienna International Wine Challenge: Medaglia d'Oro.

Regione: Veneto

Formato: 0,75 LT

Anno: 2018

Gradazione: 16,50%

Temperatura Servizio: 16-18 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 20 anni

Vinificazione: Fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata per circa 20 giorni. Affinamento in barrique per 24 mesi.

Uvaggio: 100% Cabernet Sauvignon

Abbinamento: Con i piatti della domenica: lasagne, cannelloni, arrosto, brasato, formaggi stagionati.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via Cesare Battisti, 47, Colognola Ai Colli (VR)

Fasoli Gino si chiamava in realtà Igino: uomo tutto d’un pezzo, grandissimo lavoratore, che non rinunciava la domenica a riunire la famiglia attorno alla tavola e a una bottiglia di vino buono. Igino è un rosso che rispecchia il carattere dolce e deciso, tenero e severo del fondatore, è ottenuto da uve Cabernet Sauvignon, vinificato in acciaio e maturato due anni in barrique. Apprezzato e super-premiato in concorsi e autorevoli guide del settore, conserva tuttavia la semplicità, la sincerità e la genuinità di nonno Igino, ed invita a momenti di intimità, amicizia e serenità.

Molta strada è stata fatta dal 1921, quando Amadio Fasoli, viticoltore in Val d’Illasi, consegnava le damigiane del suo vino nelle migliori osterie della zona “a bordo” del suo carro con cavallo. Un percorso lungo quattro generazioni, fatto di scelte coraggiose e prestigiosi traguardi: il figlio di Amodio, Gino, ha dato il nome all’azienda, aumentato gli ettari vitati e diffuso i propri vini in tutto il veronese. Dopo di lui sono arrivate la terza e la quarta generazione, oggi rappresentata dai fratelli Matteo e Giordano, i quali hanno adottato già a inizio anni ‘80 la coraggiosa scelta dell’agricoltura biologica e, più recentemente quella del metodo biodinamico, recuperando gli antichi saperi di quei contadini che lavoravano la terra in armonia con i ritmi della natura. I fratelli Fasoli, che si definiscono “contadini nell’anima", coniugano da sempre le tradizioni passate con le moderne tecnologie, per offrire vini di rara qualità ed eccellenza, vini che rispettano e difendono il consumatore, la natura e l’ambiente.