La Cruus Valtellina Superiore Inferno DOCG 2021
Sconto 11%
Regione: Lombardia
Formato: 0,75 LT
Anno: 2021
Gradazione: 14,00%
Temperatura Servizio: 16-18 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 20 anni
Vinificazione: Vendemmia a mano in cassetta con selezione delle uve. Dopo una delicata diraspatura le uve, leggermente pigiate, sono inviate nei serbatoi in acciaio inox dove avviene la fermentazione alcolica con 15 giorni di macerazione delle bucce sul mosto. Il vino svolge la fermentazione malolattica in fusti di rovere, dove la maturazione prosegue per circa 12 mesi. Affina in bottiglia per altri 10 mesi.
Uvaggio: 100% Nebbiolo
Abbinamento: Piatti strutturati a base di carne, funghi, selvaggina. Formaggi di media stagionatura.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Via Don Primo Lucchinetti, 63, 23020 Mese (SO)
In Comune di Montagna in Valtellina, a 570 metri di altitudine, nell'area del Valtellina Superiore Inferno DOCG, si trova il vigneto che produce le uve per La Cruus: un rosso di grande armonia, ricco di profumi fruttati, dal gusto fresco ed elegante. Come i traguardi più belli raggiunti con impegno e determinazione, La Cruus è particolarmente caro a Mamete Prevostini, perchè ottenuto dopo un lavoro in vigna meticoloso ed ostinato, durato sette anni. Scegliamo allora con cura l'occasione e il menù per gustarlo: per esempio un pranzo della domenica ed un tipico menù valtellinese.
Nel primo dopoguerra Mamete Prevostini coltivava ortaggi, produceva vino, lavorava salumi e formaggi tra le montagne della Valtellina, e li offriva ai passanti. In questa sorta di primordiale agriturismo Mamete conservava i suoi prodotti nel crotto: una grotta naturale tra le rocce, in cui temperatura e umidità sono costanti.L’amore per la montagna e per il lavoro è fluito, come la cosa più naturale del mondo, dal nonno al figlio, e poi al nipote, il quale dagli anni 90 si occupa della cantina con la stessa dedizione, curando i vigneti come giardini, impegnandosi a preservare l’ambiente per consegnarlo integro alle future generazioni. I vini provengono da otto ettari di vigneti di proprietà e da dodici coltivati da viticoltori che hanno la medesima visione. Vini che si fregiano di essere “complessi, non complicati”, capaci di raccontare a tutti la bellezza della montagna e l’autenticità della sua gente. L’antico crotto custodisce oggi le migliori annate, ed è luogo intimo della memoria, dove aleggiano i ricordi di famiglia più cari.