Leucònoe Basilicata Bianco IGT
Regione: Basilicata
Formato: 0,75 LT
Anno: annata corrente
Gradazione: 12,50%
Temperatura Servizio: 10-12 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 6 anni
Vinificazione: Vendemmia manuale con immediata pressatura delle uve, seguita da decantazione statica a freddo senza l’ausilio di agenti chiarificanti. Fermentazione a basse temperature e successiva permanenza sui lieviti per una corretta evoluzione gusto-olfattiva. Segue una leggera filtrazione prima dell'imbottigliamento.
Uvaggio: 100% Aglianico del Vulturre
Abbinamento: Indicato per moltissimi piatti: salumi, quiche di verdure, pesce e carni bianche.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: via Appia c.da Vignali , s.n.c. 85029 Venosa (PZ)
Dici Basilicata e pensi Aglianico del Vulture: un binomio naturale, come è naturale per Madonna delle Grazie utilizzare questo nobile vitigno per produrre tutte le tipologie dei suoi vini. E se i rossi nati da queste uve in questi luoghi hanno meritato il soprannome di Barolo del Sud, un posto di rilievo va riservato anche a questo piacevolissimo Aglianico vinificato in bianco, dove morbidezza, acidità e mineralità convivono in serena armonia. Leucònoe, ritratta sulla bella etichetta, è la donna cui il poeta Orazio dedicò la famosa ode Carpe Diem, invitandola a cogliere l’attimo e a vivere e a godere il piacere di ogni giorno.
Otto ettari e mezzo suddivisi in quattro vigneti, differenti per età e caratteristiche pedoclimatiche, tutti coltivati ad Aglianico del Vulture: a Venosa, nei pressi del monastero cinquecentesco della Madonna delle Grazie, la famiglia Latorraca, già dedita all’azienda agricola che fu dei bisnonni, dà vita nel 2003 all’omonima cantina. L’azienda propone quattro espressioni dell’Aglianico del Vulture, differenti per età delle viti, contrada di provenienza e durata di affinamento (Messer Oto, Liscone, Bauccio e Drogone d’Altavilla). Completano la gamma un bianco ed un rosè (Leucònoe, Sagaris) ottenuti sempre da uve Aglianico. Papà Giuseppe è orgoglioso del suo lavoro in vigna e del lavoro dei suoi figli: Paolo e Michele. in vigna e in cantina, mentre Gianfanco, architetto, vive all’estero ed è l’autore delle belle e originali etichette. I vini Madonna delle Grazie sono apprezzati anche oltre confine: in America, Giappone e Brasile.