Manzoni Rosa Spumante Millesimato Extra Dry

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : Incrocio Manzoni 1-50 (Traminer e Trebbiano)
Gradazione : 11,00%
Anno : s.a.
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 6-8 gradi
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Premi: Primo premio al Concours Mondial de Bruxelles.

Regione: Veneto

Formato: 0,75 LT

Anno: s.a.

Gradazione: 11,00%

Temperatura Servizio: 6-8 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 6 anni

Vinificazione: Uve raccolte a metà settembre, spumantizzato con il metodo Charmat lungo, riposa trenta giorni prima della messa in vendita.

Uvaggio: Incrocio Manzoni 1-50 (Traminer e Trebbiano)

Abbinamento: Aperitivo, molluschi e crostacei, tortini con verdure di stagione.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via del Carmine, 2, 31020 Rai TV

Manzoni rosa o Incrocio Manzoni 1-50 è frutto degli studi e sperimentazioni del professor Luigi Manzoni, rettore della Scuola Enologica di Conegliano, che negli anni trenta creò questa varietà dall’impollinazione tra il Traminer aromatico e il Trebbiano Romagnolo. Sono poche le cantine a produrlo oggi, Cà di Rajo l'unica a spumantizzarlo. Rosato alla vista, con bollicine fini e continue, ha profumi di piccoli frutti di bosco, agrumi e petali di rosa, un gusto morbido e fruttato, in equilibrio tra zuccheri e acidità, un finale lungo e durevole. Per un aperitivo elegante, una cenetta a due, un prelibato menù di mare.

Simone, Alessio e Fabio Cecchetto sono i tre giovani titolari di Ca’ di Rajo, azienda agricola ubicata a Rai di San Polo di Piave, in provincia di Treviso. I tre fratelli portano avanti con competenza e determinazione l’attività fondata dal nonno, ed anche la sua battaglia in difesa della bellussera, antico metodo di coltivazione della vite che fu ideato nella zona di Treviso dai fratelli Bellussi a fine ottocento per contrastare il flagello della peronospera. Si tratta un sistema a raggi che si sviluppa a circa tre metri di altezza da terra, in cui i filari ricamano il terreno come un merletto e formano un decorativo monumento naturale. Metodo molto sostenibile, pur se economicamente impegnativo e per questo praticamente in via di estinzione. Cà di Rajo lo difende a spada tratta e lo impiega nei quindici ettari di vigneti coltivati a Raboso del Piave, Glera, Chardonnay, Pinot Bianco, Sauvignon, Verduzzo, Merlot oltre al Manzoni Rosa 1.50 creato dal prof. Manzoni dall’impollinazione tra Traminer e Trebbiano, rarissimo autoctono che solo tre cantine producono e solo Cà di Rajo spumantizza. All’interno della tenuta troviamo la trecentesca chiesetta del Carmine e laTorre di Rai risalente al decimo secolo. Radici antiche e profonde tengono ben salda questa azienda dallo stile dinamico e contemporaneo, e costituiscono la vera ricchezza, storica e umana, da cui partire per raggiungere altissimi traguardi.