Pinot Nero Chinato Il Chinaldo 0,5 lt
Regione: Lombardia
Formato: 0,5 LT
Anno: s.a.
Gradazione: 16,00%
Temperatura Servizio: 12-14 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 20 anni
Vinificazione: Ad estratti di erbe, radici, spezie e scorze viene aggiunto il Pinot Nero Riserva Il Nirò.
Uvaggio: 100% Pinot Nero
Abbinamento: Come aperitivo, digestivo e vino da dessert, con dolci a base di cioccolato.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Località Cella, 27 27040 Montalto Pavese (PV)
La tradizione del vino chinato nasce nelle Langhe a fine ottocento, ad opera di intraprendenti farmacisti che utilizzarono infusi di erbe e spezie per aromatizzare il vino, ottenendo un prodotto digestivo e ritenuto addirittura medicamentoso. Chinaldo, il vino chinato di Finigeto, nasce dal Nirò, il Pinot Nero Riserva dell’azienda, aromatizzato da un insieme di estratti di erbe, radici, spezie e scorze. Tra gli ingredienti spiccano china, genziana, rabarbaro, arancio dolce, arancio amaro, chiodi di garofano, cannella, fava tonka e coriandolo, ma la ricetta è mantenuta gelosamente segreta. Culliamoci pure in questa aura di mistero e godiamoci il colore rosso leggermente ambrato, la densità e le fragranze balsamiche, il sapore dolce e il retrogusto gradevolmente amarognolo. Serviamolo appena fresco, come aperitivo o dopo il pasto, in abbinamento a dolci a base di cioccolato.
Il territorio dell’Oltrepò Pavese è attraversato dal 45° parallelo Nord, il famoso “parallelo del vino” che percorre alcune delle zone più vocate alla viticoltura. Ed esattamente in località Cella di Montalto Pavese, Aldo Dallavalle ha pensato e realizzato il suo progetto: partendo nel 2005 con una attenta coltivazione della vite, per arrivare nel 2012 alla realizzazione della sua cantina di vinificazione. Con quarantadue ettari vitati, Finigeto porta avanti la coltivazione dei vitigni tipici dell’Oltrepò: Pinot nero, Chardonnay, Riesling renano, Moscato, Barbera e Croatina. Ogni scelta, in vigna e in cantina, è frutto di ricerca e cura per i dettagli, al fine di portare in bottiglia prodotti che rappresentino l’eccellenza e le peciuliarità del territorio. Dal gennaio 2017 l’azienda ha considerato l’idea di uscire dalla certificazione biologica e di creare un suo codice che preveda non solo l’utilizzo di prodotti naturali in campagna e cantina, ma che rispetti la biodiversità degli ecosistemi dei vigneti. Nasce da qui il progetto Love Nature, con l’obiettivo di introdurre un sistema innovativo di produzione integrata che interessi tutta la filiera, dalla vigna alla bottiglia. Tra gli obiettivi la riduzione dei solfiti aggiunti, l’uso esclusivo di concimi organici, il mantenimento della fertilità dei suoli, l’eliminazione dell’uso di rame, la riduzione dell’uso del cemento a favore di una bioarchitettura che privilegi i materiali naturali e riciclabili.