Pinot Nero vinificato bianco frizzante Il Campetto Provincia di Pavia IGT
Sconto 20%
Regione: Lombardia
Formato: 0,75 LT
Anno: annata corrente
Gradazione: 12,50%
Temperatura Servizio: 8 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 4 anni
Vinificazione: Il mosto, dopo la pressatura soffice, viene lasciato fermentare a bassa temperatura per 12 giorni. Il vino viene lasciato riposare in vasche d'acciaio per alcuni mesi e quindi imbottigliato.
Uvaggio: 85% Pinot nero, 15% Chardonnay
Abbinamento: Indicato come aperitivo e per accompagnare piatti a base di pesce.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Fraz. Boffalora 68 27040 San Damiano Al Colle (PV)
Il Campetto è prodotto con uve Pinot Nero e in piccola percentuale Chardonnay, coltivate nei vigneti in San Damiano al Colle e Montù Beccaria, su colline esposte al sole a un'altezza di circa trecento metri. E' un bianco morbido e fresco, molto adatto per l'aperitivo e per il pesce, ha un bouquet profumato di fiori bianchi e frutta a polpa bianca. La bottiglia snella e la colorata veste grafica aggiungono brio e originalità a una tavola moderna e informale.
La fondazione dell'azienda risale al 1873, in comune di San Damiano al Colle, da parte di Carlo Brandolini, bisnonno dell’attuale titolare; nel tempo è stata condotta dal nonno Aristide e dal padre Costante, fino a quando Alessio, neolaureato, ne ha assunto la conduzione, pieno di idee ed entusiasmo. L'essere cresciuto tra i vigneti, in una famiglia di viticoltori, lo ha spinto a cercare di migliorare il lavoro di chi lo ha preceduto, partendo dalla formazione: ha conseguito la laurea in Viticoltura ed Enologia presso la Facoltà di Agraria di Milano, nel 2006, poi, nel 2008, la Laurea Magistrale in Scienze viticole ed enologiche, presso l’Inter ateneo di Torino, Milano e Palermo. Di recente l’azienda è entrata a far parte della FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, con la quale condivide il desiderio di privilegiare la qualità e di sostenere una produzione a basso impatto ambientale. L’autore delle originali etichette è Beppe Pasciutti, artista originario della Lomellina, che, con segni e colori che rimandano a Joan Mirò, rappresenta simbolicamente la realtà dell’Oltrepò pavese in modo gioioso e vitale.