Ripasso Valpolicella DOC La Corte del Pozzo 2022

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : Corvina, Corvinone, Rondinella
Gradazione : 14,50%
Anno : 2022
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 16-18 gradi
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Premi: Duemilavini: 3 Grappoli.

Regione: Veneto

Formato: 0,75 LT

Anno: 2022

Gradazione: 14,50%

Temperatura Servizio: 16-18 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 15 anni

Vinificazione: A fine febbraio il vino viene fatto rifermentare a contatto con le bucce dell’ Amarone per circa 15 giorni e passato in botti di rovere per l’affinamento di 16-24 mesi. Dopo l’imbottigliamento, il vino affina in bottiglia per altri 6 mesi.

Uvaggio: Corvina, Corvinone, Rondinella

Abbinamento: Primi e secondi piatti a base di carne, selvaggina, salumi, formaggi stagionati.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via Cesare Battisti, 47, Colognola Ai Colli (VR)

Il Ripasso esprime una fortissima identità territoriale ed è un vino molto attuale, apprezzato da un pubblico sempre più numeroso. L’antica tradizionale usanza di ripassare, cioè far rifermentare il Valpolicella sulle vinacce dell’Amarone arricchisce il vino di colore, struttura, corpo e alcolicità e smorza l’originale caratteristica potenza. Il Ripasso Valpolicella DOC La Corte del Pozzo di Fasoli Gino ha colore rubino brillante, è morbido al palato, piacevolmente profumato di piccoli frutti di sottobosco, con una lieve nota vanigliata. E' un rosso importante, che accompagna con eleganza primi e secondi di carne, selvaggina, salumi e formaggi stagionati.

Molta strada è stata fatta dal 1921, quando Amadio Fasoli, viticoltore in Val d’Illasi, consegnava le damigiane del suo vino nelle migliori osterie della zona “a bordo” del suo carro con cavallo. Un percorso lungo quattro generazioni, fatto di scelte coraggiose e prestigiosi traguardi: il figlio di Amodio, Gino, ha dato il nome all’azienda, aumentato gli ettari vitati e diffuso i propri vini in tutto il veronese. Dopo di lui sono arrivate la terza e la quarta generazione, oggi rappresentata dai fratelli Matteo e Giordano, i quali hanno adottato già a inizio anni ‘80 la coraggiosa scelta dell’agricoltura biologica e, più recentemente quella del metodo biodinamico, recuperando gli antichi saperi di quei contadini che lavoravano la terra in armonia con i ritmi della natura. I fratelli Fasoli, che si definiscono “contadini nell’anima", coniugano da sempre le tradizioni passate con le moderne tecnologie, per offrire vini di rara qualità ed eccellenza, vini che rispettano e difendono il consumatore, la natura e l’ambiente.