Rosso di Montalcino DOC 2020
Regione: Toscana
Formato: 0,75 LT
Anno: 2020
Gradazione: 13,50%
Temperatura Servizio: 16-18 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 20 anni
Vinificazione: Nasce dai vigneti più giovani della mitica tenuta Il Greppo, affina un anno in botti di rovere di Slavonia e almeno quattro mesi dopo la messa in bottiglia.
Uvaggio: 100% Sangiovese
Abbinamento: Grigliata di carne, salumi e formaggi stagionati, pappardelle al ragù di selvaggina.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Villa Greppo, 183, 53024 Montalcino - Siena
Giovane e fruttato, il Rosso di Montalcino Biondi Santi rivela con immediatezza il prestigio, l’eccellenza, la fama della grande cantina che ha fatto la storia del Brunello. Nasce dai vigneti più giovani della mitica tenuta Il Greppo, affina un anno in botti di rovere di Slavonia e almeno quattro mesi dopo la messa in bottiglia. Godiamone l’armoniosa piacevolezza con zuppe e formaggi della tradizione regionale.
Molti sanno che il vino Brunello è stato “inventato” qui, nella tenuta del Greppo in Montalcino, da quel Clemente Santi, farmacista e scrittore, che mise a punto il suo “rosso scelto” premiato all’esposizione Universale di Parigi del 1867, tempi in cui i francesi si ritenevano i soli produttori al mondo di vini di qualità. La figlia di Clemente, Caterina Santi, sposò Jacopo Biondi, nobile di Pomarance, e il loro figlio Ferruccio, appassionato di vino come il nonno Clemente, unì i cognomi per un giusto tributo alla famiglia della madre. Ferruccio, superata una grave crisi causata dalla fillossera, reimpiantò tutti i suoi vigneti innestandoli su barbatelle selvatiche, con gemme prese da quelle piante madri individuate al Greppo, e anticipò di un secolo la tendenza in Toscana di produrre vini rossi di corpo pieno, vinificando in purezza il Sangiovese. E' proprio Ferruccio ad essere descritto nel 1932 come inventore del Brunello da una Commissione Interministeriale che studiò il territorio del Chianti, compreso Montalcino. Il figlio di Ferruccio, Tancredi, alla guida del Greppo dal 1917, portò il Brunello a nuovi livelli di prestigio e diventando ambasciatore di Montalcino e dei suoi vini. Dopo di lui il figlio Franco ha continuato a condurre la Tenuta Greppo realizzando una impareggiabile collezione di bottiglie di Riserva, ha aumentato la produzione del Brunello del Greppo dai 4 ettari agli attuali 25, ha continuato le severe pratiche agronomiche e di cantina tradizionali per consolidare la tipicità e migliorare la qualità del Brunello del Greppo, facendo comprendere al mondo la grandezza del suo vino. Oggi il presente e il futuro del Greppo è rappresentato dai due figli di Franco, Jacopo e Alessandra, interessati e coinvolti nella produzione e nella promozione dell’azienda e del Brunello per antonomasia.