Sagaris Rosato Basilicata IGT
Regione: Basilicata
Formato: 0,75 LT
Anno: annata corrente
Gradazione: 13,50%
Temperatura Servizio: 12-14 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 6 anni
Vinificazione: Ottenuto per salasso dopo circa 6-8 ore di macerazione; fermentazione a temperatura non superiore a 18° C. Travaso post-fermentazione e maturazione sulle fecce fini con ripetuti batonnage. Leggera filtrazione prima dell’imbottigliamento per assicurare la sua brillantezza.
Uvaggio: 100% Aglianico del Vulturre
Abbinamento: Vino molto eclettico, ideale per un aperitivo, una pizza, piatti di pesce e carne di media struttura.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: via Appia c.da Vignali , s.n.c. 85029 Venosa (PZ)
Nessun pesticida, insetticida o erbicida: a Madonna delle Grazie i metodi adottati in vigna assecondano il ciclo naturale della vite e dell’ambiente, così come in cantina l’approccio semplice e lineare permette ai vini di evolvere ciascuno secondo il proprio ritmo. In questo modo nasce anche Sagaris, il vino rosè che l’azienda produce sempre e solo con uve Aglianico del Vulture, e che porta il nome di uno schiavo liberato, citato in un’iscrizione latina rinvenuta nelle strade di Venosa. Un vino dal colore salmone brillante, pieno di freschezza e di aromi fruttati in cui spiccano fragole e ciliegie, da servire a dodici-quattordici gradi, magari con una bella grigliata di pesce, verdure e formaggi.
Otto ettari e mezzo suddivisi in quattro vigneti, differenti per età e caratteristiche pedoclimatiche, tutti coltivati ad Aglianico del Vulture: a Venosa, nei pressi del monastero cinquecentesco della Madonna delle Grazie, la famiglia Latorraca, già dedita all’azienda agricola che fu dei bisnonni, dà vita nel 2003 all’omonima cantina. L’azienda propone quattro espressioni dell’Aglianico del Vulture, differenti per età delle viti, contrada di provenienza e durata di affinamento (Messer Oto, Liscone, Bauccio e Drogone d’Altavilla). Completano la gamma un bianco ed un rosè (Leucònoe, Sagaris) ottenuti sempre da uve Aglianico. Papà Giuseppe è orgoglioso del suo lavoro in vigna e del lavoro dei suoi figli: Paolo e Michele. in vigna e in cantina, mentre Gianfanco, architetto, vive all’estero ed è l’autore delle belle e originali etichette. I vini Madonna delle Grazie sono apprezzati anche oltre confine: in America, Giappone e Brasile.