Soreli Collio Bianco DOC 2020
Sconto 15%
Premi: Gambero Rosso: 3 Bicchieri; Bibenda: 5 Grappoli
Regione: Friuli
Formato: 0,75 LT
Anno: 2020
Gradazione: 14,00%
Temperatura Servizio: 12-14 gradi
Tempo Conservazione: Fino a 15 anni
Vinificazione: Vendemmia manuale intorno alla terza decade di settembre, criomacerazione delle uve. Fermentazione del mosto in parte in vasche inox termocondizionate, successivamente mantenuto sulle proprie fecce nobili, in parte in tonneau e barrique di rovere Slavonia naturale e di media tostatura. Il vino affina sulle proprie fecce fini in tonneau e barrique fino al momento dell’assemblaggio.
Uvaggio: Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia
Abbinamento: Ottimo con il pesce, formaggi freschi, sformati e quiche di verdure.
Solfiti: Contiene solfiti
Sede cantina: Viale Grado, 11/1 Fraz. Risano - 33050 Pavia di Udine (UD)
Friulano, Ribolla Gialla, Malvasia, tre vitigni tipici del grande patrimonio del Friuli Venezia Giulia, compongono Soreli Collio Bianco Doc di Pighin. L'azienda, tra le più rappresentative del Friuli, li coltiva sulle colline in località Spessa di Capriva, su quel particolare tipo di terreno, noto come ponca, composto di roccia marnosa di origine eocenica, che dona ai vini nati qui una spiccata mineralià gusto-olfattiva. Godiamo questo luminoso e fresco bianco friulano, fragrante di pesca, albicocca, zagara e camomilla, con le migliori portate di pesce e con delicati sformatini di verdure.
L’azienda è composta da due tenute, la prima, di centosessanta ettari, si trova a Risano, nella zona DOC Grave, ed accoglie la seicentesca villa veneta, sede di rappresentanza dell’azienda, e la bellissima cantina progettata dall’architetto Gino Valle; la seconda, di trenta ettari, si trova a Capriva nel Collio Goriziano, una delle zone al mondo più vocate per la viticoltura. Fernando Pighin insieme alla moglie e i figli conduce oggi l’azienda, che rimane a conduzione familiare nonostante l’imponente produzione, che supera il milione di bottiglie. I vini Pighin esprimono grande amore e rispetto per la terra, e rivelano il ferreo carattere e la tenacia del popolo friulano: a questo proposito riportiamo una data importante, il 23 Luglio 2010, quando una violenta tromba d’aria distrusse ottanta ettari di vigneti, ma non fermò l’azienda, che nell’arco di una decina di giorni è stata rimessa in grado di operare!