Vertemate Passito Alpi Retiche IGT 0,5 lt 2018

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : 60% Traminer aromatico e 40% Riesling
Gradazione : 14,50%
Anno : 2018
Formato : 0,5 LT
Temperatura Servizio : 14-16 gradi
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Regione: Lombardia

Formato: 0,5 LT

Anno: 2018

Gradazione: 14,50%

Temperatura Servizio: 14-16 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 15 anni

Vinificazione: Appassimento di 4 mesi dei grappoli più belli e sani; pressatura delle uve intere, fermentazione in fusti di rovere e maturazione per 12 mesi. Messa in bottiglia e affinamento di 6 mesi prima della messa in vendita.

Uvaggio: 60% Traminer aromatico e 40% Riesling

Abbinamento: Delizie di pasticceria, dolci con frutta fresca, secca, o candita; da provare con il fois grais.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via Don Primo Lucchinetti, 63, 23020 Mese (SO)

E' un luogo speciale e di grande fascino quello in cui Mamete Prevostini coltiva le uve per il suo vino passito: si tratta del piccolo vigneto circondato dalle mura di Palazzo Vertemate, edificio cinquecentesco tra i più belli di Lombardia situato a Piuro, in Valchiavenna, miracolosamente risparmiato dalla frana che nel 1618 devastò il paese. Riserviamo questo passito fresco ed equilibrato, fragrante di frutta candita, miele e spezie, a piccoli peccati di gola dolci e salati.

Nel primo dopoguerra Mamete Prevostini coltivava ortaggi, produceva vino, lavorava salumi e formaggi tra le montagne della Valtellina, e li offriva ai passanti. In questa sorta di primordiale agriturismo Mamete conservava i suoi prodotti nel crotto: una grotta naturale tra le rocce, in cui temperatura e umidità sono costanti.L’amore per la montagna e per il lavoro è fluito, come la cosa più naturale del mondo, dal nonno al figlio, e poi al nipote, il quale dagli anni 90 si occupa della cantina con la stessa dedizione, curando i vigneti come giardini, impegnandosi a preservare l’ambiente per consegnarlo integro alle future generazioni. I vini provengono da otto ettari di vigneti di proprietà e da dodici coltivati da viticoltori che hanno la medesima visione. Vini che si fregiano di essere “complessi, non complicati”, capaci di raccontare a tutti la bellezza della montagna e l’autenticità della sua gente. L’antico crotto custodisce oggi le migliori annate, ed è luogo intimo della memoria, dove aleggiano i ricordi di famiglia più cari.